Museo dei Tasso e della Storia postale

Abstract: La storia dei Tasso, articolati in diverse famiglie, tutte originarie della Valle Brembana, tra il Cornello e il Bretto, nel comune di Camerata, è stata ampiamente studiata. Tra i rami che si sono occupati della posta, rimaneva quasi del tutto inesplorato quello dei Tasso di Venezia, per cui era doveroso occuparsi di loro, come auspicavano anche il sindaco di Camerata Cornello e il direttore del Museo dei Tasso. Il capostipite di questa famiglia, Davide, già dalla fine del 1400 aveva collaborato con i fratelli per l'istituzione e l'affermazione dell’impresa postale che si era ramificata in tutta Europa al servizio degli imperatori del Sacro Romano Impero. Alla sua morte, il testimone è raccolto dal figlio Ruggero che nel 1541 viene nominato da Carlo V Maestro della posta imperiale, detta di Fiandra, con sede a Venezia. Dopo di lui continuarono l'attività, per tutto il 1600, il figlio Ferdinando e il nipote Ottavio, con i quali la famiglia raggiunse il massimo della ricchezza e del prestigio nell'ambito della società veneziana. Nel corso del 1700 gli eredi di questa fortuna, Ferdinando Giuseppe e suo figlio Leopoldo, cercarono di conservare, sia pure con fatica, i loro privilegi postali in un mondo che si stava rapidamente trasformando. Con l'ultimo rappresentante, Carlo Ferdinando, morto nel 1796 senza eredi maschi, l'ufficio passò a uno stretto collaboratore dell'imperatore Francesco II, fino all'avocazione dello ius postale da parte dello Stato nel 1803. Nel ricostruire le vicende storiche dei membri di questa famiglia ho voluto cogliere non solo gli aspetti istituzionali e pratici della loro professione, ma anche quelli della vita privata. Ho così cercato di valorizzare tutti gli elementi che potessero descriverne la personalità, i rapporti, il ruolo acquisito nella società del tempo, oltre alla fatica e all'impegno con cui hanno esercitato il loro compito. Non è stato facile ritrovare le loro tracce, che sembravano cancellate dalla memoria, essendo andato disperso l’archivio familiare e la galleria dei ritratti, dopo la morte dell’ultimo rappresentante. Per fortuna è stato possibile ricostruire la loro storia con una meticolosa ricerca presso altri archivi pubblici e privati, dando così anche ai Tasso di Venezia il giusto rilievo, accanto agli altri rami della grande famiglia che ha operato in tutta Europa.